Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 1 - 1802.djvu/192

Da Wikisource.

e notizie ec. 145

Pò, per alquanti anni, per essersi secchi tutti gli Alberi, poco frutto si raccolse.

19. Nel 1503, Papa Giulio II. avendo cominciato a sedere, fu un asprissimo Inverno, e s’agghiacciò il Pò di maniera, che resse l’Artiglieria, e l’Esercito d’esso Papa: seguì, per parentesi, un Estate caldissima, o secchissima, dacchè in 4 mesi non piove mai. Così, 9. anni dopo, nel 1512., secondo il nostro Monterosso, fu freddo con neve sino al mese di Maggio.

20. Sospendo di riferir queste istorie particolari degli Inverni, che si possono veder nel Lancilotto, ed altri. Più fruttuoso, e più confacente all uffizio di Filosofo sarà di rintracciare, se sia possibile, qualche serie, un qualche ordine nella successione di tali invernate.

21. Il Sig. Kraffa, nel citato discorso dividendo lo spazio totale d’anni per il numero degl’Inverni che avea raccolti, crede di trovare un intervallo medio tra l’uno e l’altro d’intorno 30. anni, il che è molto casuale, nè però affatto falso.

22. Il Verulamio (historia Ventorum, al titolo successiones Ventorum n. 6.) s’esprime così: Plinio dietro Eudosso, avanza, che

Tom. I. K