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Pagina:Toaldo - Dei conduttori per preservare gli edifizj da' fulmini - 1778.pdf/70

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54 Apologia de’ Conduttori.

assorbente, e pure il fuoco elettrico senza spandersi, scorrendo dal primo all’ultimo, cagiona in tutti la scossa; e questa scossa non è altro che un piccolo fulmine. V’è di più: il Sig. de Luc, celebre Fisico di Ginevra, al principio dell’ann. 1749. arrivò con suo Fratello a fare l’esperienza di Leyden attraverso del Rodano, e di tutte le Fontane, alle quali somministra l’acqua, ad una distanza di ducento pertiche; ed era ben curioso, che per le strade, dovunque il pavimento era semplicemente umido dall’acqua delle fontane, si provava una commozione nelle gambe tirando una scintilla dal filo di ferro, che partiva dal Conduttore della macchina: dice il Sig. de Luc, che se fosse possibile condurr’un filo di metallo sufficientemente isolato da Ginevra fino al mare, si potrebbe per mezzo dell’acqua del Rodano fare l’esperienza di Leyden a tal distanza. È così si potrebbe fare da Padova fino a Venezia non solo, ma se si potesse tirarvi un filo isolato di metallo, fino in Istria. Ora ben riflette il Sig. Abbate Nollet fu questo fatto di Ginevra nelle sue Lettere, che quantunque sembrasse che il fuoco Elettrico, che veniva dalla Macchina, e che comunicava con tutto il Rodano, dovesse restar disperso in tanta massa, ed estensione d’acqua; ciò non ostante convien dire, che tenesse una direzione unita fino al termine prescritto.

Non è dunque necessario isolare i conduttori: e per dirlo in una parola, basta piantare una punta di metallo, sopra, od a lato dell’Edificio, (per li magazzini da polvere si consiglia da lato, e in qualche distanza) ed a questa attaccare un filo, o una Catena di ferro, che senza interruzione vada a seppellirsi nell’acqua, o in altro luogo umido; nè s’abbia verun riguardo di adoprare delle buone braccia di ferro per ritener questa Catena.

La grossezza dell’asta sia di mezzo pollice almeno in solido; quella della Catena d’un terzo, o d’un quarto (Barletti Specim. Phyf. p. 147.). Enorme è la pretesa del Sig. Delaval, che appena dice poter bastare una verga di due pollici di metallo. Il P. Beccaria, e il Sig. Franklin, i più autorevoli in questa materia, credono bastare un filo grosso come una penna d’oca. Furono talor condotti de’ fulmini con dei fili di campanelli, talor con filo non più grosso d’un ago da cucire1.


DE-

  1. Per li Vascelli il Sig. Watson in una lettera al fu Lord Anson 16. Dec. 1762. consiglia d’adoprar un filo di rame della grossezza d’una penna

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