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P. I. Cap. I. Influenza generale ec. 21

della corteccia e delle foglie. Le osservazioni dei Signori Hales, Guetard, Bonnet, Duhamel, ed altri Fisici, non ne lasciano dubitare. Non parlo della sostanza propria dell’aria, che le piante inspirano per le loro trachee, che circola probabilmente con il succo, e si fissa forse in sostanza: parlo dell’aria, qual è nell’atmosfera, una mescolanza di esalazioni e vapori d’ogni spezie, spezialmente vegetabili. Dunque assorbono le piante per mezzo delle foglie, che son come tante radici aeree, un umido succulento e sostanzioso, che le nutrisce e le vivifica, ancora meglio che il succo della terra. La rugiada certamente non s’attacca se non che alle foglie, ai fiori, alla corteccia, e pure fa un gran bene alle piante, al che non basta un semplice rinfresco; ma, perchè la rugiada viene da esse assorbita, diventa un delicato nutrimento.

15. I gran Newton pensava, che oltre l’aria e l’etere, le piante assorbono le particelle del fuoco, e della luce. Il Sig. Franklin ed altri Fisici sono del-


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    o gli sterchi prima che sieno digeriti dal tempo, e dall’Atmosfera.

    7. Le sostanze animali per putrefarsi, o decomporsi, non hanno tanto bisogno di questi ajuti. Ma se loro si aggiunga in discreta dose delle terre assorbenti, assorbendo queste la loro aria fissa, verrà accelerata la putrefazione, come gettando calce sui sterquilinj, nei sepolcri, mondezzaj, ec., quindi pronti e sostanziosi ingrassi per le piante.
    8. L’effetto de’ lavori nelle terre, è pur quello di assorbir dall’Atmosfera il principio flogistico, presentando terre nuove, che fa meno proveduta di questo elemento, e così abbia maggiore affinità o attrazione con esso.
    Si può riflettere come le nuove dottrine porgano lume e chiarezza a quelle cose, ch’erano state confusamente travedute nel Testo di questa Dissertazione.


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