Pagina:Torino e suoi dintorni.djvu/119

Da Wikisource.

real casa di savoia 93

potente alla corte di Borgogna, difenditore di un’insidiata reina e valoroso condottiere delle armi di un imperatore magnanimo, il quale o gli conferma, o gli concede, o gli accresce il dominio sopra una bella parte della Savoia sino alle rive del Rodano e dei lago ond’egli nasce.

Padre di Umberto Biancamano fu Ottone Guglielmo, conte di Borgogna, e indubitatamente figliuolo del re d’Italia Adalberto II, nipote del re d’Italia Berengario II, discendente insomma da quella stirpe che prima nell’Italia centrale reggeva il ducato di Spoleto, e passò poi al governo dei marchesati di Torino e d’Ivrea. Ciò fa dire allo storico: La Casa di Savoia che, pel dominio avuto fino dal secolo XI di sì nobil parte d’Italia, è la più antica stirpe che viva di principi italiani, è anche la sola nelle cui vene trascorra il sangue di Berengario I, di Guido, di Berengario II e d’Adalberto re d’Italia, italiani.

Questa opinione, bandita dall’illustre scrittore nel 1840, venne in seguito sempre più avvalorata da autentici documenti trovati da Luigi Provana e da Gustavo Avogadro1.

Anche il chiarissimo professore di eloquenza e di storia patria nella R. Università torinese, cavaliere Pier Alessandro Paravia, provò con nobile ed erudito discorso l’origine tutta italiana della Real Casa di Savoia.

Ne offriamo quì l’albero genealogico diviso in tre parti: la prima arriva fino ad Umberto Biancamano; la seconda fino all’estinzione della linea principale di Savoia, e fino a Tommaso, stipite della linea di Carignano; la terza fino al Re Vittorio Emanuele II, felicemente regnante.

I.
Guido Seniore duca di Spoleto
Ascanio
marchese d’Ivrea 894
Guido
re d’Italia 889
imperatore 891
Adalberto
marchese d’Ivrea
Berengario II
re d’Italia 950
Adalberto
re d’Italia
Ottone Guglielmo
Umberto Biancamano
  1. Storia della Monarchia di Savoia, e Memorie dell’Accademia delle scienze di Torino.