Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/67

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per la nova... 63


«Quest’uomo a cui mi appoggio è mio marito. Ho diritto di appoggiarmi a lui. Non dobbiamo nasconderci, possiamo darci il braccio in pieno giorno, darci del tu dinanzi a tutti.»

Quando Marco incontrava qualche conoscente e mi presentava dicendo: «la mia signora» il mio cuore sussultava di piacere e d’orgoglio.

Avevo provato l’umiliazione di dover scantonare in fretta in fretta per non incontrare il signor Tale o la signora Talaltra, che conoscevano il giovane a cui davo il braccio. Avevo veduto i garzoni d’albergo sogghignare quando entravo con lui. Ora non sogghignavano più. S’inchinavano seri seri, e mi chiamano rispettosamente la signora.

Quell’altro, — Edmondo, — m’aveva detto parecchie volte che l’amore dev’essere libero per essere vero e bello. Che la poesia