Pagina:Torriani - Prima morire.djvu/148

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e che doveva abbandonare per fare una carriera più pratica e lucrativa. Ma egli lo faceva con animo sereno, e ne confortava me come se fossi stato io che mi sacrificavo.

— Ho pensato di dedicarmi all'insegnamento - mi diceva. - Nell'insegnamento si può far del bene come nella letteratura; è un beneficio ristretto sopra un numero minore di persone, qualche volta sopra un solo individuo. Ma quell'uno si può studiarlo, modificarlo, migliorarlo, dirigerlo al bene. Colla letteratura avrei forse potuto insegnare una verità o correggere un errore. Nell'insegnamento potrò preparare un benefattore all'umanità.

E si mostrava contento per non affligger me e per attenuare il merito del suo eroismo.

Non posso ricordare senza commozione il sentimento che provammo quando ci trovammo soli in una camera d'albergo, dopo aver compiuto il nostro dovere. I nostri cuori erano alleggeriti; ci sentivamo forti nella sicurezza di poter fidare interamente l'uno sull'altro. L'amore fa provare delle ebrezze ineffabili; ma non sono più dolci della gioia che procura il pensiero d'aver acquistato un amico vero, un'anima gemella, che risponde con una nota armonica ad ogni vibrazione dell'anima nostra. Hanno detto che le donne non sono capaci, fra loro, di vera amicizia. Questo non può esser vero, Eva, altrimenti avreste ragione di gemere sulla vostra sorte, perchè sareste private di una delle maggiori felicità umane.

Restammo circa due mesi a Torino, Leo in cerca di un impiego da istitutore, io attendendo alla liquidazione degli affari di mio fratello. Facevamo insieme delle lunghe passeggiate nei dintorni della città, ed