Pagina:Tozzi - Giovani, Treves, 1920.djvu/294

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una sbornia 287


davamo in quel salotto; ed a pagare così puntualmente ci ho sempre provato un orgoglio che è forte come un piacere. Dopo fischiettavo ed ero allegro.

Ma perchè la signora Costanza vi andava a piangere qualche volta? Oh, le pagine dei Tre Moschettieri inumidite dalle lacrime! Sembrava che si commovesse anche il viso di d’Artagnan: faceva proprio quell’illusione. Ed io che non le ho mai chiesto perchè fosse così piena di dolore! Mi contentavo della spiegazione che tutti me ne avevano data a gara: non s’era più consolata del suo povero marito.

Quelle lacrime invece mi facevano pensare che anch’io invecchiavo a fretta e che presto sarei morto. Allora provavo su per le braccia lo stesso effetto che fanno le scintille dell’apparecchio telegrafico quando è temporale. Non c’era che il mio berretto rosso, quantunque untuoso, con tre righe d’oro, i miei attestati di buon servizio; oh, tutte queste cose non si dimenticavano di me! Aprivo il cassettone e guardavo questi fogli, poi prendevo le fotografie del mio fratello e della mia sorella: allora mi pareva ch’essi vivessero tanto, con una intensità