Pagina:Tragedie, inni sacri e odi.djvu/378

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348 odi

     Sparir di tanto raggio;1
     E scioglie all’urna un cantico2
     Che forse non morrà.

25Dall’Alpi alle Piramidi,
     Dal Manzanarre3 al Reno,
     Di quel securo il fulmine
     Tenea dietro al baleno;
     Scoppiò da Scilla al Tanai,
     30Dall’uno all’altro mar.
          Fu vera gloria? Ai4 posteri
     L’ardua sentenza: nui
     Chiniam la fronte al Massimo
     Fattor, che volle in lui
     35Del creator suo spirito
     Più vasta orma stampar.

La procellosa e trepida
     Gioia5 d’un gran disegno,
     L’ansia d’un cor6 che indocile
     40Serve,7 pensando al regno;8
     E il giunge, e tiene un premio
     Ch’era follia sperar;9
          Tutto ei provò: la gloria
     Maggior dopo il periglio,
     45La fuga10 e la vittoria,
     La reggia11 e il tristo esiglio:12
     Due volte nella polvere,
     Due volte sull’altar13.

Ei si nomò: due secoli,
     50L’un contro l’altro armato,
     Sommessi a lui si volsero,14
     Come aspettando il fato;
     Ei fe’ silenzio, ed arbitro
     S’assise in mezzo a lor.

  1. raggio,
  2. cantico,
  3. Mansanàre
  4. ai
  5. Gioja
  6. cor,
  7. Ferve
  8. regno,
  9. sperar,
  10. fuga,
  11. reggia,
  12. esiglio,
  13. sugli altar
  14. volsero