Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/68

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Strofe I

Nel convivio è la danza a me gradita,
se le argute sue grazie effonde il flauto;
e diletta anche m’è l’amabil Cípride;
e la ventura anche veder m’allegra
degli amici, che vita
già conducevano egra.
Ché molti eventi il Fato
e molti il Tempo genera,
che da Saturno è nato.

Antistrofe I

È giusto, Atene, il tramite che batti,
e non conviene il passo mai distoglierne:
ché tu onori i Celesti; e chi maledico
lo nega, presso alla Demenza muore.
Offerte m’hanno i fatti
seguíti, eccelse prove:
un Dio chiaro gli esempî
ne adduce: ché delirano
le menti ognor degli empî.

Euripide - Tragedie, IV - 5