Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/77

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tu preferissi qui restare, oppure,
per timor della schiava, allontanarti
da questa casa. E son venuto qui,
senza che tu me ne scrivessi, pronto,
se tu dicessi una parola, come
or me l’hai detta, a condurti lontano
da questa casa. Ché, promessa a me
tu fosti, ed or convivi con quest'uomo,
per la malizia di tuo padre, che
prima d’invader la terra troiana,
sposa t’aveva a me promessa, e dopo
ti ripromise all’uom ch’ora ti tiene,
se Troia egli abbattesse. Or, quando il figlio
tornò d’Achille, io perdonai tuo padre,
e chiesi invece a lui che rinunciasse
alle tue nozze, i miei casi esponendogli
e il mio destino, che una sposa avere
potrei del parentado, ma un’estranea
non facilmente, quando esule vado
dell’esilio che sai. Ma quello fu
ingiurïoso contro me, la strage
mi rinfacciò di mia madre, e le Dee
dagli occhi sanguinosi. Ed io, che tanto
pativo già della mia casa i lutti,
mi crucciai, mi crucciai; ma rassegnato
patii le mie sciagure, e a mal mio grado
m’allontanai, delle tue nozze privo.
Or però, che travolta è la tua sorte,
e la sciagura t’ha colpita, e sei
nell’imbarazzo, io via ti condurrò
da questa casa, e ti consegnerò
nelle man’ di tuo padre. Ha gran potere