Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) I.djvu/310

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IONE 241


ione

Con l’armi, e non a ciance ei la fe’ libera.

creusa

Non può posseder terre, un mercenario.

ione

Mia dei beni paterni era una parte.

creusa

Sí, la lancia e lo scudo; e nulla piú.

ione

L’ara abbandona, e le divine sedi.

creusa

La tua madre consiglia, ov’ella trovisi.

ione

Morte vuoi darmi, e non avrai castigo?

creusa

Sí, se m’uccidi in questo luogo sacro.

Euripide - Tragedie, I - 16