Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) III.djvu/156

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In vetta alla reggia appaiono due forme soprannaturali: Iride e Furia. Quest’ultima ha l’orribile aspetto della Gòrgone, chiomata di serpi, e stringe in pugno una sferza.
coro
a
Nuovo terrore ci percòte, o vecchi!
Quale fantasma su la casa veggo?
b
A fuga, a fuga
lancia le tarde membra, di qui sàlvati!
c
O Dio Peana,
i cordogli da me sempre allontana!
iride
O vecchi fate cuor. Furia è costei,
della Notte figliuola, ed io sono Iri,
messaggera dei Numi; e danno alcuno