Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/135

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132 EURIPIDE


ifigenia

Parlerò, se t’allieta, oscuramente.

agamennone

Ahimè, tacer non posso! Oh, tu sei buona!

ifigenia

Presso i tuoi figli, o padre, in casa resta.

agamennone

Lo bramo, né bramar posso, e mi cruccio.

ifigenia

E guerra e guai di Menelao si sperdano.

agamennone

Altri perir, come io perii, faranno.

ifigenia

Da quanto indugi nei recessi d’Àulide!

agamennone

E debbo ancora trattener l’esercito.