Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/161

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158 EURIPIDE

ch’or, lungi d’ogni sua briga domestica,
l’esercito qui accolto, ama le tristi
e malefiche ciance; e, sia pregando,
sia non pregando, il vostro scopo in tutto
conseguirete: è mio solenne impegno
liberarvi dai mali; e del mio dire
ciò sappi sol: ch’esso non fu mendace.

clitemnestra

Sii tu felice, che soccorri i miseri.

achille

Odimi, perché tutto a ben proceda.

clitemnestra

Che vuoi tu dire? Darti ascolto è d’uopo.

achille

A miglior senno si richiami il padre.

clitemnestra

È vile, e troppa tema ha dell’esercito.

achille

Ma gli argomenti l’un l’altro s’abbattono.