Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/188

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IFIGENIA IN AULIDE 185


achille

Arditissimo cuore, io nulla posso,
se questo dici e brami, a te rispondere.
Negar non giova il vero: il tuo proposito
è generoso: tuttavia potresti
mutare avviso: ond’io mi reco all’ara,
e lí presso starò, chiuso nell’armi,
per impedire la tua morte. Forse
profitterai di queste mie parole,
quando vedrai presso alla gola il ferro.
Non lascierò che pel tuo folle ardire
morir tu debba. Presso andrò, con questi
che recan l’arme, al tempio della Diva,
e quivi attenderò sin che tu giunga.
Parte.

ifigenia

Madre, perché muta rimani, e lagrimi?

clitemnestra

Giusta ragione ho di crucciarmi il cuore!

ifigenia

Smetti, non avvilirmi: e ciò concedimi....

clitemnestra

Che mai? Nessun rifiuto avrai da me.