Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/286

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IFIGENIA IN TAURIDE 283


ifigenia

Convinto io lo farò. Come celarglielo?

oreste

La nave è pronta, e gli agili suoi remi.

ifigenia

Bene il resto ordinare ora è tuo cómpito.

oreste

Sola una cosa occorre ora: il silenzio
di queste amiche: or tu pregale, e cerca
convincenti parole. Han di convincere
virtú le donne. Il resto avrà buon esito.

ifigenia

O carissime amiche, a voi mi volgo,
ché nelle vostre mani è la mia sorte,
ch’io sia felice, o ch’io nulla piú sia,
che la mia patria perda, il mio fratello
caro, la mia sorella dilettissima.
E sia del parlar mio questo il principio.
Noi siamo donne; e il nostro sesso amiche
ci fa l’una dell’altra, e fedelissime
a tutelare il comun bene. Adesso
in silenzio restate, agevolate