Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/63

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servo

Vive; e compié, grazie agli Dei, prodigi.

alcmena

Come? Compieva qualche arduo cimento?

servo

Tornò, da vecchio, nuovamente giovane.

alcmena

Prodigi narri; ma la prova prima
tu degli amici fortunata narrami.

servo

Dalla parola mia tutto saprai.
Poiché l’un contro l’altro allineammo
tutti gli opliti, a fronte a fronte, scese
Illo dalla quadriga, e nella lizza
schiusa fra le due schiere il pie’ sospinse,
e poi parlò: «Duce che d’Argo giungi,
ché non lasciamo questa terra? Danno
Micene non avrà, se d’un sol uomo
resterà priva. Orsú, da solo a solo
con me la lotta affronta; e se m’uccidi,
d’Ercole i figli prendi, e con te portali;
se invece muori, a me lascia gli onori
e le cose del padre». Ed approvarono