Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/189

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oreste

Non lo vedi? Tutto intorno sono scolte per guardarmi.

pilade

Tutte quante infatti vidi le vie d’Argo piene d’armi.

oreste

Quasi rocca, assediato da nemici è il corpo mio.

pilade

Di me pur notizie or chiedi: ché perduto sono anch’io.

oreste

Come e donde? Ecco ai miei mali dunque aggiunto un male nuovo.

pilade

Mi cacciò mio padre Strofio dalla casa: esule muovo.

oreste

E d’un pubblico delitto, d’un privato ei ti dà taccia?

pilade

Perché parte al matricidio presi, come empio mi scaccia.