Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/77

Da Wikisource.
74 EURIPIDE

ministro delle Muse;
e il vello d’oro suona in ogni canto,
onde Tieste ha vanto.
Avea questi in furtivo letto d’Atrèo suasa
la moglie, e alla sua casa
addotto aveva il magico tesoro.
Onde, tornato al popolo
adunato, annunciò che in casa propria
esso aveva il cornigero agno dal vello d’oro.

Strofe II

Allora Giove i lucidi
sentier’ degli astri, allora
mutò del sole il rutilo
vampo, ed il riso della bianca Aurora.
Quello alle plaghe esperie
la fiammëa sviò divina corsa;
mosser l’umide nubi, incontro all’Orsa;
e, priva di rugiada,
arida fu d’Ammone la contrada,2
senza cader di Giove
le bellissime piove.

Antistrofe II

Narrano — e a ciò che narrano
di questo, io credo poco —
che il sol gli ardenti tramiti
sviò dell’aureo foco:
perché d’un uom giustizia
fosse, tutta patí l’umana prole.
Lucro le paurose umane fole