Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) I.djvu/170

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dunque di ciò; ma sí che il grande Aiace4
135ch’era presente, e tutto vide, tacque.
neottolemo
Vivo non era piú; mai, se viveva,
ospite, tal rovina avrei sofferta.
filottete
Che dici: Aiace, dunque, anch’egli è morto?
neottolemo
Sappi che piú la luce egli non vede.
filottete
140Misero me! Ma né il Tidide, né
quei che Laerte comperò da Sísifo5
son morti! Questi viver non dovrebbero.
neottolemo
No, non son morti, sappilo: ché anzi
sono in gran fiore nell’achivo esercito.
filottete
145Dimmi, e l’antico e buono amico mio.
Nestore Pilio, vive? Egli frenava
le lor tristizie coi consigli saggi.