Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) I.djvu/208

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1041-1057 FILOTTETE 181

filottete
No, mai, neppur se l’ultimo dei mali
patir dovessi, finché questa sede
eccelsa della terra a me rimane.
ulisse
Che pensi fare?
filottete
                             Súbito piombando
1045da questa rupe eccelsa in su le pietre,
il capo mio di sangue insozzerò.
ulisse
a due soldati.
Prendetelo: ciò fare in lui non stia.
filottete
Patir che mai dovete, o mani mie,
da quest’uomo irretite, or che piú l’arco
1050non possedete! O tu che senso in cuore
non hai libero e giusto, oh, qual tranello
m’hai teso, come m’hai data la caccia,
per baluardo tuo questo fanciullo
prendendo, ignoto a me, non a te simile,
1055degno di me, che far non sapeva altro
che ciò che gli era imposto, e soffre adesso,
la cosa è chiara ornai, per la sua frode,