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32 SOFOCLE 223-245

Teleutànte figliuola, or tu parla,
poiché te, sposa e preda di guerra,
225predilige il fortissimo Aiace:
sicché puoi non ignara parlare.
tecmessa
Come dir ciò che dire è impossibile?
Un cordoglio saprai, della morte
piú doglioso: il fortissimo Aiace
230da follia còlto fu questa notte,
svergognato ne fu: tali vittime
puoi veder di sua mano sbranate
nella tenda, ed immerse nel sangue.
Tali furono i suoi sacrifizi.
coro

Strofe II
235Deh, quale intollerabile
incancellabil macchia
del Sire ardente a noi tu sveli; e i principi
dei Dànai la divulgano,
e il parlar lungo a lei vigore dà.
240Del futuro pavento. Quando ei saprà lo scempio,
saprà che col suo ferro sgozzò pastori e mandrie,
dalla propria frenetica mano spento morrà.
tecmessa
Ahimè, di lí venne, di lí,
conducendo una greggia captiva.
245Ed a terra una parte qui dentro