Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) II.djvu/203

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200 SOFOCLE 1230-1245

1230tu che vivi con loro. Invece, bada
ad una nuova che a me giunse, mentre
qui m’avviavo: ch’è piccola a dire,
eppure, tal da farne meraviglia:
né fatto v’è che un uom debba spregiare.
edipo
1235Figlio d’Egèo, qual’è la nuova? Informami:
ché di quanto mi dici, io nulla so.
teseo
Un uomo34 che non è concittadino
tuo, ma congiunto, dicono che supplice
giunse all’altare di Nettuno, dove,
1240quando io qui mossi, sacrifizi offrivo.
edipo
Di qual paese? A che giunge qui supplice?
teseo
Nulla io so, tranne un punto: ei chiede, dicono,
teco un colloquio, non molesto, e breve.
edipo
E quale, dunque? Di brevi colloqui
1245non è questa la sede.