Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) II.djvu/288

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644-655 ANTIGONE 285

ismene
Come, diletto Emón, t’offende il padre!
creonte
645Troppo mi tedi tu, con queste nozze.
coro
Vuoi davvero costei rapire al figlio?
creonte
Troncherà queste nozze Ade per me.
coro
Decisa è, pare, di costei la morte.
creonte
Da me, da te decisa. E non s’indugi.
650Dentro, servi, traetela; e sian femmine
d’ora in poi, né lasciate che sian libere:
ché a fuga i temerari anch’essi pensano,
se presso all’Ade la lor vita veggono.

Antigone ed Ismene sono trascinate dentro. Creonte s’allontana.