Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) II.djvu/30

Da Wikisource.
327-341 EDIPO RE 27

edipo
Non parli giusto; e la città non ami
che ti nutrì, se tal responso neghi.
tiresia
Inopportuno giunge il tuo discorso
330anche per te: lo stesso non m’accada.
edipo
Tu che sai, per gli Dei, non ti schermire:
c’inginocchiamo tutti innanzi a te!
tiresia
E tutti siete dissennati! I mali
miei non dirò: ché i tuoi svelar dovrei!
edipo
335Che parli? Sai, ma non vuoi dire, e noi
tradir disegni, e la città distruggere!
tiresia
Né te né me crucciare voglio. A che
dimandi invano? Io nulla ti dirò.
edipo
Un cuor di pietra moveresti a sdegno,
340tristo fra i tristi! Vuoi dunque parlare?
Non ti commovi? Resti inesorabile?