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136 SOFOCLE 359-373

DEIANIRA
In pace dunque sia lasciata; e in casa,
come le piace meglio, entri, e non abbia
da me tormento, oltre alle sue sciagure:
basta già quella che l’opprime. A casa
tutte torniamo, si che tu t’affretti
dove brami, ed a tutto io li provveda.
Le prigioniere entrano, accompagnate da Lica.
Deianira fa per seguirle, ma è trattenuta dal

VECCHIO
Rimani ancora un po’, si che da sola
sappia che genti entro la casa adduci,
e di ciò che non sai, conosca quanto
devi saper: ché tutto a pieno io so.
DEIANIRA
Che avviene? Il passo mio perché trattieni?
VECCHIO
Férmati, e ascolta: che m’udissi, vano
non fu prima, né vano ora sarà.
DEIANIRA
Vuoi che ancor qui le chiami? O a me soltanto
e a queste amiche favellar tu vuoi?