Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) III.djvu/166

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TERZO CANTO INTORNO ALL’ARA


CORO
Strofe I
Deh, come fanciulle, d’un súbito
fra noi la parola fatidica
giungea dell’antico presagio,
che allorquando volgendo le semine,
compiuti saran dodici anni,
riposo il figliuolo di Giove
avrebbe trovato agli affanni!
Un vento gagliardo, al suo termine
diritto or sospinge l’oracolo.
E infatti, chi già chiuse il ciglio,
temerà, se disceso è fra gl’inferi,
di patir, di servire periglio?

Antistrofe I
Ché, s’or del Centauro l’insidia
fatale al suo fianco s’agglútina,
con nube di sangue, ed il tossico