Pagina:Tragedie di Sofocle (Romagnoli) III.djvu/78

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1223-1230 ELETTRA 75

elettra
Eppur, dei mali miei pochi tu vedi.
oreste
Come vederne piú di questi acerbi?
elettra
Quando con gli assassini io viver debbo.
oreste
Gli assassini di chi? Di chi mai parli?
elettra
Del padre. E serva loro a forza sono.
oreste
Chi ti costringe a questa servitú?
elettra
Madre si chiama; e in nulla a madre è simile.
oreste
Che fa? Di man t’offende, oppur t’ingiuria?