Pagina:Trattati d'amore del Cinquecento, 1912 – BEIC 1945064.djvu/184

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sempre mai d’esser piú di lei sommesso, quasi dandole a credere che ella sia di piú eccellente intelletto e di piú chiaro spirito che tu non sei; con mezzo però convenevole, accioché ella talvolta, persuadendosi le tue parole esser vere, non sdegnasse d’amar chi non l’agguaglia per merito. Ma, perché tutta la difficultá de’ ragionamenti consiste nelle parole, che ponno altrui dar sospetto, avertisci a questa parte, da quelle fuggendo che son altrui di danno. Però, quando ella dice d’amarti e che tu per pruova lo conosca, dálie interissima fede, domandale a sicurtá la dichiarazione delle parole di lei, che talvolta ti fanno divenire geloso e in un medesimo tratto sdegnoso; perché, cosí facendo, tu con le tue ragioni ed ella con le sue discuopre l’errore che ti teneva impedito, ti lieva le difficultá dell’intelletto, ti dichiara quello che a te pareva difficile e ti rende l’animo satisfatto e contento, laonde si vive in piú dolce e continua amicizia. Troppo grave cosa è il sospetto. Egli non è altramente che la talpe, la quale, sotto terra essendo, commove per entro ogni piú duro terreno; ma, venuta alla luce, perde ogni suo vigore, ogni sua forza. Cosi il sospetto e lo sdegno, racchiuso nel centro del petto e del core, commove ogni amore e ogni benivolenza, gettandola a terra; ma, venuto alla luce del vero col mezzo delle parole, perde tutto il suo nervo e si resta sanza altro sentimento o potenza.

Silio. E tanto piú si debbe aver cura a questa parte, quanto che la donna è forte per natura sospettosa.

Panfilo. Ma che direm noi de’ ragionamenti con gli amici, per i quali le piú volte gli amanti scioccamente altrui discuoprano la loro intenzione? O Silio, guárdati di non communicar mai tra gli amici ragionamento alcuno della tua donna, perché, per i lor preghi, sará bisogno o che tu discuopra il tutto, o veramente che, negando, divenga loro odioso. Non mai dir il nome, non mai dire i fatti e tuoi e di lei. Forte s’inganna chi crede che all’orecchie dell’amata donna non pervenga talor quel che di lei si ragioni. E ricordati di non mai lodarla con persona straniera, perché assai piú facile è affienar il corso di qualunque piú rapidissimo e corrente fiume che rattener la lingua dell’amante, che, acceso nella considerazione e astratto, sia