Pagina:Trattati d'amore del Cinquecento, 1912 – BEIC 1945064.djvu/195

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Tullia. Mai non sará di mio volere di offender quelle persone che per le virtú loro meritamente si debbono onorare, come séte voi. E se io dissi, dottissimo Varchi, che dubitava che non vi paresse stare a disagio, non fu per credenza che io avessi di poca affezzione vostra verso me (ché ben conosco quanto l’amor vostro è maggiore de’ meriti miei), ma perché conosco ancora cosí la natura vostra di posporre i vostri commodi a l’altrui voglie, come l’usanza di non denegare mai cosa niuna a persona, ed amar meglio i piaceri d’altrui che le proprie utilitá; oltra lo esser voi occupatissimo sempre cosí ne’ bellissimi e lodevolissimi studi vostri, come nelle moltissime e fastidiosissime cure domestiche; per non dir nulla delle brighe che vi dánno continuamente, parte quelli che conoscono ed amano le virtú vostre, parte quelli che le conoscono bene, ma non le amano; e per certo è gran cosa. Ma io non voglio ora entrare in questo, per non parer di volere rendervi il cambio di quelle tante e si fatte lode, che voi, non vorrei dir con poco giudicio, ma solo per troppo amore (ché in voi, sono certa, non cade adulazione) mi avete date; tanto fuori del convenevole ciascuna, quanto a voi si convengono tutte, la cui bontá e virtú... Ma non voglio che andiamo consumando il tempo in cose non necessarie, e massimamente in presenza vostra, che tanto schifate sempre ed abbassate le vostre lodi quanto pregiate ed inalzate le altrui. Laonde vi prego che vi piaccia di voler dichiarirci un dubbio, il quale, non ha molto, s’era proposto qui tra noi: poscia, usciti di ragionamento, mentre che tutti eravamo accordati di dovere aspettar voi che lo dichiaraste, eravamo entrati in altre novelle. E guardatevi molto bene dal denegarloci, perché non vi averemmo per quella persona che volete esser tenuto e che crediamo in veritá che voi siate.

Varchi. Io, per me, non so quello mi sia né quello che volessi esser tenuto, altro che vostro buono amico e fedel servidore; e, se credessi di poter sodisfarvi ancora in picciolissima parte, non ostante che fossi venuto per udire ed apparare, non per favellare, non mi sarebbe punto grave, anzi oltre modo carissimo il...