Pagina:Trattati d'amore del Cinquecento, 1912 – BEIC 1945064.djvu/265

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Quivi ogni nostro senso cerca di sodisfare al voler suo con l’operare la sua virtú ne lo amato obbietto; nella qual cosa, restando ingannata la speranza, il fuoco s’intiepidisce, ed a poco a poco, scemando la sua nutritiva cagione, in breve manca.

Maddalena. Io non v’intendo.

Cofpina. E però lascia ch’io segua il parlar mio senza tante repliche; ed in quello che tu non m’intendi, fa’ conto ch’io non sappia o non possa con piú bel modo esprimerlo, imperoché io cerco, col piú chiaro modo di parlare ch’io posso, di fartene capace.

Maddalena. S’io fossi di piú tempo, perché piú tosto averei ad amare un uomo di trent’anni che uno di venti o di cinquanta?

Coppina. Tu pur non cessi. Ma, poscia ch’io ho cominciato, io voglio finire. In questo non ti voglio dare altra ragione se non per essempio. Qual frutto di queste tre qualitá è piú saporito, piú durabile e di piú sostanza: l’acerbo, il maturo o il fracido?

Maddalena. Il maturo, credo io.

Coppina. Tale è l’uomo, il quale quanto piú s’appressa alla etá virile tanto meno è acerbo, e quanto piú quella trappassa tanto è piú presso all’esser fracido; ed un uomo di questa etá è degno per tutti i rispetti d’esser amato. Pur, essendo tu cosí giovanetta, voglio, come io dissi, che a tua possanza d’un giovane t’innamori.

Maddalena. Dipingendomi cotale amante, mi soviene d’un giovane di quella etá, che ogni di passa per questa strada, di statura comune, di bella presenza, onestamente vestito e cosí a vedere tutto gentile e grazioso.

Coppina. Che calze porta?

Maddalena. Brune.

Coppina. Cappa?

Maddalena. Bruca, accottonata, bandata intorno di velluto.

Coppina. Berretta?

Maddalena. Quando di panno, quando di velluto: una con una medaglietta, l’altra con puntali d’oro ed una piuma nera.

Coppina. Ha barba?