Pagina:Trattati d'amore del Cinquecento, 1912 – BEIC 1945064.djvu/287

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sappi adescare e secondare le voglie dello amante, usando alcuna volta, se sará bisogno, le lagrime, alcuna volta i risi, secondo i propositi e le occorrenze.

Maddalena. Bisognerá anche piangere?

Coppina. Non credi tu, figlia, che ti si traponeranno in questo tuo amore degli intoppi e delle tribolazioni, le quali tu poi raccontando allo amante, sarai sforzata per dolcezza a lagrimare? Credilo pur. Maddalena. Perciò non ti sgomenti questo, ché non meno sono dolci le lagrime che, nel narrare dei martiri, in faccia degli amanti si spargono, che qualsivoglia altro diletto che in amando si gusta; e forse altrettanto di piacer porgono le parole dagli innamorati dolcemente espresse, quanto se n’abbia dai dolci baci e dai soavi abbracciamenti.

Maddalena. Vorrete ch’io vada colagiú di notte, senza lume?

Coppina. Che importa?

Maddalena. Io avrò paura.

Coppina. O Maddalena, la prima cosa voglio che tu rinunzi a questo timore e che t’armi il petto d’un supremo ardire; e, se fia bisogno, voglio che tu vada nello inferno e che tu isponga la vita a mille morti per trovarti col tuo amante. Ben faresti come io, che, quando la buona anima del tuo avolo lasciò il mondo, la sera istessa che egli era mancato, fu posto il mio drudo, il quale era pur di casa, a dormir nel letto dove egli era morto il giorno; ed io la notte medesima, non potendo egli venire a me per non sapere dove io dormissi, sendosi quel di e letti e camere ed ogni cosa mutato e vólto sottosopra, pian piano di presso all’altre femine mi levai, e cosí al buio anda’lo a ritrovare, e, stata seco una buona pezza, tornai al mio loco senza aver mai una paura al mondo.

Maddalena. Oiinè, che animo! Io sarei morta mille volte.

Coppina. Non conosce paura un cuore innamorato. Né tu avrai tanta téma, credilo a me: benché io sarò sempre teco. Ma, tornando alla fenestra, dopo i sospiri ardenti, lo stringer delle mani ed il narrar degli affanni amorosi, mi rendo sicura ch’egli ti pregherá che tu gli dia comoditá di venire lá, dove