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dare la vetrina. Allora, Niccolò, che occhiava dal suo cantuccio, cominciò a dire:
— Quello è il pazzo che dovette fuggire da Siena, quando scoprirono che aveva rubato al cugino l’eredità; che non doveva toccare a lui.... Una di quelle due signore, la più brutta, è la moglie di un tale che s’è fatto pagare i debiti dal suocero.... Ecco la contessa, che al servizio non vuol tenere donne.... Oh, ecco la marchesa tradita dal marito con la governante dei figlioli.... Lo sai chi è quel prete? È un canonico del Duomo: si dice che abbia per amante la zia di quel signore che l’altro giorno comprò tutti quei libri di chimica.... quella è l’amante del barone che va sempre con l’automobile.... stai attento: tra poco passa anche lui.... Eccolo! Che ti dicevo, Giulio? Lo vedi che è vero?....
E battè le mani dalla compiacenza:
— Scommetto che sono esciti, a quest’ora, per vedersi!... Oh, ecco la governante che tradisce la marchesa! È gio-