Pagina:Tre croci.djvu/116

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Allora Giulio, avendo bisogno di una parola buona, chiese:

— E di lui che ne pensi?

— Stasera non gli parrà vero di parlarti come deve!

Ma Enrico rimbeccò:

— Sbagliate tutti e due.

Niccolò disse al Nisard:

— Mi faccia la cortesia lei: lo porti fuori di bottega!

Il Nisard si accostò ad Enrico, tirandolo per una spalla:

— Venga con me.

Enrico, quasi lusingato che il Nisard s’intromettesse, si fece portare fuori. Da principio, voleva stare zitto; ma, poi, disse:

— Lo vede come mi trattano? Se non c’era lei mi sbattevano la porta in faccia.

Il Nisard non gradiva ascoltare quelle confidenze, e non gli rispondeva. Allora Enrico, sentendosi troppo sotto a lui, gli disse, con uno sgarbo che non riuscì a velare:

— Non s’incomodi per me. Io vado