Pagina:Tre croci.djvu/32

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rali della sua colpa. Non avrebbe ardito nè meno di chiedere a un altro che gli si mostrasse pronto a stimarlo. Anzi, non voleva. Si schermiva, doventava timido; faceva in modo che gli altri non gli dessero mai nulla dei loro sentimenti; perchè non voleva ingannarli.

Giudicatosi da sè, accettava soltanto la consapevolezza dei fratelli. Perciò il suo sorriso restava sempre impacciato e riservato; e quelle erano le occasioni della sua tristezza. Niccolò non voleva amicizie e lo rimproverava tutte le volte che era stato affabile con qualcuno. Gli diceva:

— Tu sai che tra noi e gli altri c’è una cosa, che nessuno ci perdonerà. Anche noi, perciò, con gli altri non dobbiamo avere tenerezze.

Giulio ascoltava il Nisard con le mani nelle tasche della giubba, senza alzare gli occhi, come un povero riesce ad essere più contento se sta insieme qualche mezz’ora con un ricco. Non avrebbe voluto nè meno che il Nisard gli dèsse la mano!