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— Ma che dovrei fare?

— Siccome è un impiegato al demanio, tu che conosci il direttore, dovresti ìnformartene.

Niccolò si mise a ridere:

— Ti pare che io sia proprio adatto?

Poi disse con violenza, alzandosi in piedi e battendosi una mano aperta sul ventre:

— S’è uno che cerca la dote, ha sbagliato! La dote non c’è e non la piglia. Si trovi un’altra fidanzata!

Poi, con una voce, che gli sbatteva insieme con le sue risate brusche e quasi minacciose, seguitò gridando:

— Ti pare che la sposi senza una dote? Ah, io non ci credo! Sarebbe un bell’imbecille! Sono il primo io a dirglielo! Avete voluto mandare a scuola anche lei, e invece doveva entrare a farsi monaca! L’ho sempre detto! Non mi sento mica un gonzo!

— Ormai, è inutile avere codeste idee.

— E, allora, fate quel che volete. Io resto del mio parere.

Tozzi. Tre croci. 6