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Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/532

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528 Trento.

ma però degna d’esser universale al Mondo, quando pari vi fosse la lealtà.

[Uso del pallio in Riva.] Regnò poi in Riva anticamente il Gioco della Lotta, che s’essercitava ogn’anno sù’l Campo dietro la Rocca, con grato spettacolo; mentre, per conseguir’ il premio di Vittoria, e l’applauso, dovendo un solo abbatter tre, nascevano curiosi, e strani sforzi di combattere. Hoggigiorno la Lotta è convertita in Pallio à tiro cioè di Schioppo rigato con proposta di Premio, & Officiali, che assistono al Bersaglio; ciò celebrandosi ogn’anno solennemente la Festa di S. Bartolomeo, nel qual giorno doppo finito il Pallio, si stila correr’ all’Ocha non senza tripudio, e particolar concorso de’ Cittadini.

[Città di Riva Asilo de Vescovi di Trento.] Fù sempre Riva l’Asilo de’ Trentini Vescovi nelle loro occorrenze, e traversie si avanti s’impegnasse à’ Scaligeri, come anche doppo. Nel passato Secolo vi si ritirò il Cardinal Bernardo Clesio dalla Guerra tanto infesta de’ Rustici l’anno 1525. come si disse. Et il Cardinal Lodovico Madrutio vi si tenne un tempo à coperto da’ nembi, e torbidi, che incontrò. Si come il Cardinal Carlo, & altri Prencipi Madrutij vi si sono, ò ridotti, ò divertiti di quando in quando, come in Luogo non men di sicurezza, che di delicia, e dove li Trentini Vescovi fanno conto di vivere in un modo tutto particolare all’ombra di S. Vigilio, di cui Riva fà gloria d’essere il vero Patrimonio.

Che se, inherendo al Pincio, & à Innocenzo di Prato, come dissi, Riva fù donata dall’Imperator