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354 DISCORSO SUL TESTO DEL POEMA DI DANTE.

sciagure ’. Ora i fonti sacri da’qiiali il Poeta tolse qiie’ simboli, e gli applicò alle condizioni d’Italia, mostreranno, spero, ch’egli mirava a più alto scopo , e che quell’ allegoria , la quale pare accattata in via di prologo, si mantiene concorde perpetua- mente al Poema, e all’impresa di ordinare la religione. — Idcirco ^ercìissit eos leo de silva; lupus ad vesperam vastavit eos : PARDUS vigilans s.uper civitates eorum; omnis , qui egressus fuerit ex eis, capìeUir, quia mtdtipHcatce sunt prcevaricationes eorum , confortatce sunt àversìones corum ’-’. La Lonza, « presta molto, » agli antichi era pardo e pantera ; e i suoi varj colori, la sua ferocia e ia leggierezza dinotano Firenze divisa in Bian- chi e Keri, e crudele di tutte le libidmi d’una moltitudine in- stabile ed avventata. LI Leone, da cui Dante fu liberato nella selva, non è egh Kilippo-il-Bello , immagine del tiranno di san Paulo? — Ut per me prcedicatio impleatìir, et audient omnes gentes: liheratus sum de ore legnisi Ed era Nerone, secondo l’interpretazione di san Girolamo ^ dal quale Dante per av- ventura aveva anche saputo la derivazione di lupanare da Lupa, antichissima meretrice ;" o da Giovenale, che Dante aveva spesso alle mani : ®

Ile, quibus grata est pietà lupa, barbara mitra ^

Senzachè, le sarebbe inapplicabile il verso:

Molli son gli animah a cui s’ammoglia «.

CLXXXVI. Vien, parmi, acquistando forza di vero l’ipotesi della missione divina di Dante da’ tre Apostoli che nell’ altis- simo de’ cieli lo consacrarono a militare ’. Vide anche nel pa- radiso terrestre,

Seder sul carro nna puttana sciolta .... Vedi di costa a lei dritto un gigante: E bacia vansi insieme alcuna volta •<>.

Qui nel gigante ognuno ravvisa Filippo-il-Bello : non però nella meretrice, la Chiesa romana; ma sì la Corte o Curia, e chi la Cattedra, e chi la Dignità Pontificia. —

Sis quocumque libi placet Sancta nomine, Romuliqne Ancique, ut solita es, bona Sospites ope gentem.


1 Loco citato, pag. 615

2 Jeremiae, cap. V, 6.

3 // Timoth., IV, 17.

4 Ilieronymi, Prolog, ex catalog. praef. Vulgatae.

5 In Chrbnic, Eiis(ìb., De nomine Fanstuli l’asloris uxOns*

6 Convito, pog. 276.

7 Satira III, 66.

8 Inferno, h

9 Sei. XLVIH.

10 Purgatorio, XXXIL


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