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Maurizio Codogno 33


§6 Wallace è insomma riuscito nel suo intento? Come i matematici che hanno recensito il libro non hanno mancato di far notare,1 presenta molti buchi in analisi e teoria degli insiemi, con una serie di errori. C’è chi dice che DFW ha messo apposta gli errori, per mostrare come la letteratura sia una cosa diversa dalla matematica: io non ci credo. Secondo me ci si dimentica che Wallace non era un Vero Matematico ma era un grande appassionato di matematica. Era sì convinto che la sua trattazione, anche se non a tenuta stagna, fosse abbastanza dettagliata da dare un’idea di come funzionino le cose, senza volerle insegnarle come farebbe un manuale; ma la matematica è una severa maestra, e un approccio di questo tipo non può funzionare. Guardiamoci però in faccia: E&M non pretende affatto di essere un libro di testo. Perché dobbiamo quindi pretendere una precisione che non serve a nessuno in un libro come quello? Divertiamoci con la sua prosa, cerchiamo di afferrare almeno qualche brandello di teoria matematica, e viviamo sereni.


  1. Tra i tanti detrattori c’è stato anche Rudy Rucker, matematico ma anche scrittore (e che ovviamente ha scritto anch’egli un libro sull’infinito: La mente e l’infinito). Ci caschiamo tutti, insomma.