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Alcuni grammatici dicono che in «vita brevis» il verbo è sottinteso, e che la frase è elittica. Ciò significa che l’est non sta scritto ed è cosa evidente. Non bisogna intendere però che la parola est sia stata sottintesa o soppressa; cioè che essa sia l’abbreviazione di una frase più antica contenente l’est.

Man mano noi risaliamo nella storia, troviamo la mancanza della copula est sempre più frequente.

La incontriamo in greco ed è ancora frequente in russo. Altri esempi dal Max Müller: «nix alba ═ nix albet; sarculum acutum ═ sarculum caedit». Quindi la forma originale della proposizione era soggetto + aggettivo; l’ausiliario essere è posteriore. Pare che il suo significato primitivo fosse di respirare. Dice Max Müller:

«All auxiliary verbs are merely the shadows of verbs wich originally meant to grow, to dwell, to turn, to breathe.» L’identità aggettivo ═ verbo può parere una novità al pubblico moderno, benchè nota ai linguisti. Era evidente ad Aristotele il quale affermava che:

ἄνθροπος (uomo) è ὄνομα (nome), mentre λευκόν (bianco) e ῥῆμα (verbo). Se sostantivo ═ aggettivo ed aggettivo ═ verbo, segue che sostantivo ═ verbo. Eccone alcuni esempi diretti. Nel greco ἄνθρωπος ἀνθρώπῳ δαιμόνιον «homo homini deus» e nel pessimista latino «homo homini lupus», il deus e lupus valgono «si comporta come un amico» e «come un nemico», e perciò sono verbi.

Il chiar. dott. Giovanni Vacca che visitò gran parte della Cina coll’occhio del matematico e del filosofo, mi citò la frase cinese che risulta dalta triplice ripetizione del simbolo di uomo: letteralmente tradotta diventa: «uomo, uomo, uomo» e significa «l’uomo tratta umanamente l’umanità» Nulla impedisce di dire che il primo simbolo è un nominativo, il secondo un verbo, il terzo un accusativo, ma nessun segno indica questa proprietà.

Così nella scrittura che noi deducemmo dagli arabi 222, possiamo dire che il primo due rappresenta centinaia, il secondo decine e il terzo unità, e così enunciamo varie proprietà delle varie figure 2, non del numero 2.

Le parole soggetto e predicato di una proposizione, sono termini relativi alla proposizione. Si potrebbe studiare se le parole «sostantivo» ed «aggettivo» possano avere valore relativo. Ma mi basta l’aver provato che non hanno valore assoluto, e che una definizione di sostantivo è impossibile.


Vedasi sullo stesso soggetto un mio articolo su «Discussione de Academia pro Interlingua», 1910, pagg. 20-43.