Pagina:Varon milanes.djvu/50

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chè non corrisponde l’interno senso del cuore alle parole esterne della bocca.

Barlusch di oeugg. Un losco. Vien dal Greco Βαχίος, che significa maculosus, poichè per il più i loschi hanno gli occhi macchiati.

Barador, barà. Ingannare. Vien dal Greco Βαρέω, qual significa gravo, molesto; poichè gli ingannatori ci aggravano, e molestano co’ suoi inganni.

Bardoc. Un che non merita esser annoverato fra gli altri. Questo viene dal Latino. Bardus, id. stultus.

Baretta. Coperta della testa ec. Senza dubbio questo è tolto di peso dal Latino: Biretum, voce appunto che significa l’istesso, che noi diamo ad intendere con la parola Baretta.

Barnasc. Pala da fuoco. È tolto dal vocabolo Latino: Prunatium, tii, il qual è formato dal nome pruna prunae, che significa la bragia.

Basel. Gradino della scala. È un diminutivo tolto dal Greco Βάσις, il che oltre altri significati, si piglia ancora, che significhi Gradus.

Baslot. Catino di terra. Questo è un bellissimo composto tolto dal Latino. Vas luteum, cioè vaso di terra. E sebbene Baslot si dice ancora d’un catino di legno, si dice però per una somiglianza che ha con quelli di terra, i quali prima appresso noi ebbero il nome.

Batarel. Un bastone. È formato giudiciosissimamente dalla parola Bat, la qual appresso Plauto est vox corripientis, e perchè molte volte la correzione si fa con un bastone, perciò diciamo Batarel un bastone; massime