Pagina:Varon milanes.djvu/74

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Quindi quando chiamiamo un cane diciamo tò, tò, quasi piglia, piglia, come se a noi lo allettassimo con offerirgli il cibo.

Tonfà. Battere. Credo certo, che sia derivato dal verbo Latino Tundo, is, qual significa percutio. Così Tonf, dà di tonf.

Tos. Toson. Figliuolo, putto, fanciullo. È tolto dal participio tonsus, che viene dal verbo tondeo, es, qual significa tosare, perchè per il più i figliuolini vanno tosati, acciò forsi i capelli non offendano loro il cervello ancora tenero, il che ce lo dà ad intendere l’aver udito consiglio de’ saggi Medici, i quali volevano, che li figliuolini in quella tenera età andassero scoperti la testa per la sopraddetta causa.

Trabescà. Brillar co’ piedi, e quasi ballare. È tolto dal Greco τραπίω, id. uvas in lacu calco, il che benissimo spiega l’effetto, poichè l’uve si calcano co’ piedi, e quelli che trabescano pare appunto, che calchino uva per il frequente brillar de’ piedi.

Trigà. Acquetare. È un verbo formato dalla voce Greca τριγός, id. septum. Sì che te trigaroo, id. te sepiam, & certos tibi cancellos constituam, extra quos egredi non possis.

Trucà. Fuggir velocemente. È tolto dal verbo Greco τρωκάω, qual significa curro.

UDe. Voce, qual contiene in se forza d’ammirazione, e negazione. È tolta dal Greco οὔδε, che appunto l’istesso significa.

Verteg. Legno tondo, che si pone in capo del fuso, acciò più facilmente giri nel filare. È