Pagina:Vasari - Le vite de’ piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 1-2, 1568.djvu/192

Da Wikisource.
96 PRIMA PARTE

(versione diplomatica)


(versione critica)


Di questo Arnolfo avemo scritta, con quella brevità che si è potuta maggiore, la vita, perchè sebbene l’opere sue non s’appressano a gran pezzo alla perfezzione delle case d’oggi, egli merita nondimeno essere con amorevole memoria celebrato, avendo egli fra tante tenebre mostrato a quelli che sono stati dopo sè, la via di caminare alla perfezzione. Il ritratto d’Arnolfo si vede di mano di Giotto in S. Croce a lato alla capella maggiore, dove i frati piangono la morte di S. Francesco, nel principio della storia in uno d’i due uomini che parlano insieme. Et il ritratto della chiesa di S. Maria del Fiore, cioè del di fuori con la cupola, si vede di mano di Simon sanese nel capitolo di S. Maria Novella, ricavato dal proprio di legname che fece Arnolfo. Nel che si considera, che egli aveva pensato di voltare imediate la tribuna in su le spalle al finimento della prima cornice: là dove Filippo di ser Brunelesco per levarle carico e farla più svelta, vi aggiunse prima che cominciasse a voltarla, tutta quell’altezza dove oggi sono gl’occhi: la qual cosa sarebbe ancora più chiara di quello che ella è, se la poca cura e diligenza di chi ha governato l’Opera di S. Maria del Fiore negli anni addietro, non avesse lasciato andar male l’istesso modello che fece Arnolfo, e dipoi quello del Brunellesco e degli altri.

Cominciò il detto Arnolfo in Santa Maria Maggiore di Roma la sepoltura di papa Onorio Terzo di casa Savella, la quale lasciò imperfetta con il ritratto del detto Papa, il quale con il suo disegno fu posto poi nella cappella maggiore di musaico in San Paolo di Roma, con il ritratto di Giovanni Gaetano abate di quel monasterio. E la cappella di marmo, dove è il presepio di Jesù Cristo, fu delle ultime sculture di marmo che facesse mai Arnolfo, che la fece ad istanzia di Pandolfo Ipotecorvo l’anno dodici, come ne fa fede un epitaffio che è nella facciata allato (di) detta cappella; e parimente la cappella e sepolcro di papa Bonifazio Ottavo in San Piero di Roma, dove è scolpito il medesimo nome d’Arnolfo che la lavorò.

IL FINE DELLA VITA D’ARNOLFO