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ma, al modo che si usa ora, passano li 70.000, che pervengono al signor duca, e altri 70.000 restano in ministri: in modo che tutta l’entrata del signor duca, nell’uno e nell’altro Stato e per tutte le sopradette ragioni e modi, venirá ad essere 500.000 ducati l’anno in circa.

La corte del signor duca è di 800 bocche in circa, tutte salariate e spesate, e tra questi 100 gentiluomini che lo servono: ha 50 arcieri in sua guardia, pagati a 15 scudi il mese per uno e l’abitazione; di piú 60 tedeschi, con 6 fiorini di stipendio al mese, la stanza e gli vestimenti, e a quelli che sono di guardia si fanno le spese. Ministri e consiglieri suoi principali sono il Chieppio, Pedrazano e Limberti. Il primo ha la cura del Stato di Mantova e supera tutti in autoritá, il secondo ha li negozi del Monferrato e il terzo li negozi di Spagna; e con questi carichi si sono fatti molto ricchi: particolarmente il Chieppio, di povero ch’era, ora possiede piú di 6000 scudi d’entrata, un nobilissimo palazzo in Mantova e ogni giorno accresce la sua fortuna. Li pressidi che si pagano nell’uno e nell’altro Stato saranno di 600 fanti in tutti, non compresi gli officiali. Si fa qualche spesa in forestaria. Quella de’ agenti nelle corti non è molta, non tenendo il signor duca ministri altrove che in Roma, Germania, Spagna, Francia e presso Vostra Serenitá. In modo che si fa conto che, quando volesse regolarsi nelli gusti e spese de’ privati piaceri e non spendere in tanti viaggi, fatti piú per diletto che per necessitá, potria commodamente metter cadaun anno da parte 100.000 ducati in circa; ma tanto manca che lo faccia che, oltre lo aver speso quello che gli è stato lasciato dal padre, si trova debito di 800.000 ducati, oltre quello che possa aver contratto per le spese fatte nelle nozze, che si dice communemente ascendere a 270.000 ducati. Quanto al debito delli 800.000 ducati, questo è stato diviso in due parti, come doi sono li Stati. Il Monferrato ha tolto sopra di sé di pagarne 500.000 e estinguer l’interesse loro con genovesi, che sono li creditori. Gli altri 300.000 saranno pagati dal Stato di Mantova, e fra questi si comprendono livelli fatti in questa cittá e debiti che si hanno in questa piazza di Venezia. Per il