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spagnuoli si buon pegno in mano, che non li torna conto il fare altre novitá in questo proposito. Oltre che, non credo abbino essi a desiderar megliori castellani in Sabioneda che gl’istessi principi di Stigliano, che succederanno di tempo in tempo; li quali, avendo in Regno piú di 130.000 ducati di rendita annua, doveranno dipender sempre dalla volontá de’ spagnuoli per ogni ragione. 11 negozio è però di somma considerazione, ed il tenervi {’anima applicata sará sempre termine molto prudente; perché, se al signor Dio piacesse che quella piazza uscisse in fine dalla casa di Stigliano e capitasse in poter di Mantova o di altro principe buon italiano, sarebbe un gran bene per questa provincia e un grande acquisto per le Signorie Vostre eccellentissime.

Col pontefice, oltre la dovuta obedienza, passa buona intelligenza il signor duca; e, benché conosca che averebbe potuto Sua Santitá, massime nel principio, aiutar la sua causa piú di quello che ha fatto, non se ne lamenta però, perché conosce che ciò non deriva da mala volontá, ma dalla rissoluzione del presente pontefice di non voler in alcuna cosa travagli. Teneva giá il signor duca la beretta da cardinale, che rimandò, mentre che io ero in Mantova, per il signor don Vicenzo suo fratello, con speranza che all’istesso siano confirrnate l’entrate di chiesa, ed il priorato in particolare di Barletta, che ha goduto il signor duca mentre è stato cardinale; ed il vescovo di Diocesana, che è stato il portatore di essa beretta, come sanno le Signorie Vostre eccellentissime, aveva anco espresso ordine di trattare intorno a ciò col pontefice.

Con la Francia ha Sua Altezza la strettezza del sangue, che si sa, e ne doverebbe sperar ogni bene; ma l’isperienza gli ha fatto conoscer quanto importi quel regno non aver capo ed esser, si può dire, privo di re: e della regina e de’ suoi ministri ha il signor duca ricevuto poca sodisfazione, anzi dell’accordato ultimamente da Ramboglietto si chiama offeso e mal trattato. Lo dissimula però, perché cosí conviene al suo servizio di fare, si perché è principe inferiore, come perché, riuscito don Vicenzo cardinale, sia per aver la protezione di quella corona