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relazione di alvise molin 207


Per la guardia del lago, tanto necessaria, non vi è piú che una barca, della quale, essendo stata fatta rissarcire dal duca Carlo, si potrebbe facilmente servire: l’altre sono inutili affatto e, si crede, inabili al potere esser racconciate. Quella pure, restando senza esser adoperata, si ridurrá presto imperfetta come l’altre. La mancanza dell’acqua del lago, oltre la cattiva aria, rende sempre piú malsicura la piazza. Non si vede piú proprio rimedio del sostegno di Governolo, nel quale, se bene continuamente si travaglia, procedendosi con lentezza, se ne vede poco profitto; onde necessario riesce il rissarcimento di quel sostegno che in occasione di guerra (che Dio tenga lontana!) deve diffondersi con ogni studio per conservazione dell’acque del lago.

L’artigliaria, che era la maggior parte scavalcata, ora è ridotta in assai buon stato per servirsene, avendo fatto riffar li letti e ruote il duca Carlo defunto. Delle monizioni non si può sapere il netto, essendo in mano della signora prencipessa. Si suppone che vi possa essere: piombo, pesi n. 3640; polvere, 3414, corda, 2900 in circa. Di monizioni di viveri non vi è alcun deposito, oltre la quantitá che ordinariamente si conduce per sostentamento annuale degli abitanti.

È giudicato che 4000 fanti effettivi e 500 cavalli bastar potessero per diffesa; da accrescersi però secondo la qualitá delle forze di chi venisse all’attacco.

Lo Stato di Mantova fará al presente intorno 500 cavalli, armati in modo che non si può dire che siano né corazze né leggieri. Generale, come si è detto, è il marchese Giovanni Francesco Gonzaga, riputato del partito francese. Fará inoltre 5000 fanti, ma 3000 buoni. Il signore Della Tur, come generale, ha il commando cosí sopra la cavalleria come anco sopra la fanteria. Ha Vostra Serenitá al presente in Mantova, come gli è noto, 1500 fanti in circa e due compagnie de’ capelletti a cavallo, e sono malamente alloggiati: li quartieri assignati sono case di particolari rotte e rovinate, e sempre vanno peggiorando. Gli ordini di Sua Altezza restano inessequiti; onde, se non fosse la grande applicazione dell’eccellentissimo signor proveditor in terraferma, che tutto invigila, a tutto provede con isquisita prudenza, patirebbero molto.