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ha dissipati e mandati a male, supplirebbero però assai convenientemente alla cultura, proveranno essi, con l’ucciderli e con vender la carne, di trarne quel piú che possono e si ritireranno poi sul Stato di Milano o sul Piemonte; il che è anco successo di molti terrieri, i quali, trovandosi in luochi aperti, privi di diffesa e di sicurtá, stimoli potentissimi per ritener i popoli nel paese, sono stati facili a partire e a mutar stanza. Il numero degli uni e degli altri di questi, per il calculo che si fece sin quando io mi vi ritrovavo, ascendeva alla stimma di forse 6000 uomini. Viene al presente la cittadella, guardata da 650 fanti in tre compagnie e da 50 bombardieri, raccomandata alla fede del conte Rivara, che v’è governatore. Il castello è custodito da un particolar castellano con 50 fanti. La cittá è presidiata da 482 soldati a piedi e da una compagnia di 104 corazze. Si che in tutti i ricinti di Casale vi sono 1376 soldati: il resto alla summa di 3400 fanti e 700 cavalli, compresi in questi i sopradetti, ch’è la vera quantitá della soldatesca che s’attrovava nel Monferrato quand’indi io mi partii, sono divisi nel presidio di diversi luochi, niuno de’ quali è però atto a resistere alla forza di un giusto essercito. In modo che tutt’il fondamento della conservazione del Monferrato consiste in Casale e nella cittadella particularmente, dove, venendo l’occasione, s’averanno ad unire tutte le forze per la diffesa, abbandonandosi il resto, che, col mantenimento di questa piazza, si ricupererá sempre con la medema facilitá apunto con la qual si sará perduto, restando massime il paese d’ogni parte aperto ed assolutamente esposto a chi sará patrone della campagna; onde cosí l’occuparlo come il ricuperarlo riuscirá ugualmente facile, ma il ritenerlo ed il possederlo per sempre consisterá nella patronia di Casale.

L’esser il Monferrato, come giá s’è detto, paese aperto, che lo rende facilmente esposto alle invasioni, fa all’incontro che anco con la stessa facilitá possa esser soccorso. L’esser traposto a Stati di tanti altri principi, che gli apporta ben spesso causa d’inquietudine, come nella multiplicitá di confinanti avviene ad ogni Stato, suscitando d’ordinario le contese, l’odio, l’invidia, oltre tant’altri accidenti ch’ogni giorno nascono, lo rende