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256 monferrato

lo ha violentato, e che sempre gli ha avuto altretanto rispetto, quanto il signor duca non ha avuto riguardo di far cosa che potesse apportar nota alla riputazione di lui e dargli discontento.

Il che ha fatto sempre in qualunque occasione ha creduto poter avvantaggiar i suoi propri interessi, anco publicamente in scrittura, come è successo apunto ultimamente in quella lettera o editto, nel qual dimanda una contribuzione a’ suoi popoli: di che appena il governatore, se ben gravemente offeso, ha dato segno di risentirsi.

Era il signor duca di Mantova assai fermo nel negar assolutamente la restituzione de’ beni a’ rebelli, ma cesse all’auttoritá dell’Eccellenze Vostre, che cosí lo consigliòrno. Gli par però cosa molto strana che abbi a restargli impedito il giusto castigo di quei che senza veruna cagione l’hanno tanto offeso; essendo pur, com’egli dice, conveniente ch’ogni principe possa a voglia sua corregger i propri sudditi, massime quando al loro fallo si sia congionto il pericolo della somma di tutte le cose, e quando manifestamente si vede piú necessario il doversi col terror di severo castigo ritirar gli uomini dal commetter quelle sceleragini, alle quali sono invitati da gran speranza di premio. Vi si aggiunge ch’essendo Sua Altezza stata in questa occasione servita da diversi, disegnava con la distribuzione de’ beni de’ rebelli sodisfar al merito di tutti e dar segno al mondo della sua gratitudine; il che, levatosegli questo mezo, potrá difficilissimamente fare per altro verso, essendo principe povero e potendo dar poco; se ben anco veramente nel ricompensar chi merita non s’astiene di dar quello che ha, e che questo tanto, da chi riceve, doverebbe esser stimato molto per l’onorevolezza e per certa ragionevol discrezione, udendo che chi dá non può d’avvantaggio: tuttavia gli uomini non restano appagati, confondendo ora bruttamente il mondo l’aviditá con l’onore. E qui non voglio restar di dire che alcuni di quei che hanno servita l’Altezza Sua in questi travagli e che stimano d’aver fatta qualche buona operazione per lei, non contenti della riputazione che la stess’opera ha loro arrecato, han preso una tal confidenza di se stessi e del proprio merito, che par ad essi di poter audacemente pretender tutto