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talmente dinanzi a Cesare, che, se bene ne sono nate alcune sentenze interlocutorie, non si vede però segno importante che possa dare piú ad una parte che ad un’altra speranza intorno la sentenza deffinitiva; anzi si scorge che Cesare tien tal maniera nel procedere, che vuole all’uno ed all’altro notrir le speranze d’ambedue. Pertanto, avendo fatta instanza grandissima l’ambasciato r di Fiorenza d’essere ammesso non solo come ambasciator del duca ma anco come ambasciator e per interesse della republica fiorentina, nella qual instanza consisteva tutto il negozio, non essendo dubio che la republica fiorentina procede il signor duca di Ferrara, l’imperatore compiacque in ciò a Fiorenza, ma con espressa dechiarazione che tal atto ed interlocutoria non apportasse alcun pregiudizio al signor duca di Ferrara: la qual dechiarazione altro in fatti non era che annullare, per non dispiacere a Ferrara, quello ch’aveva prononciato per gratificar a Fiorenza. Da questo proceder di Cesare vengono molti de’ piú prudenti della corte in opinione che Sua Maestá non venirá mai a sentenziare la sentenza deffinitiva: perché, avendo l’imperatore molto l’occhio all’interesse suo particolare, vede che, mentre la lite pende, può in ogni sua occorrenza promettersi assai dell’uno e dell’altro di questi duchi; ma quando fosse prononciata la sentenza deffinitiva, poco o niente potria promettersi di quello contro il quale avesse prononciato; e forse che quello, in favor del quale avesse prononciato, non saria tanto spento dalla gratitudine quanto saria indotto ora dal desiderio di rendersi Cesare propizio nell’espedizione e dal timore di non alienarlo da sé. Questo è quel tanto che da molti signori d’importanza è in tal materia creduto.]

Da Borso sino al presente duca sono stati cinque duchi: Borso, Ercole I, Alfonso I, Ercole II, Alfonso II, che oggi domina ed è non solo prencipe nobilissimo per tanti valorosi prencipi della sua linea mascolina, ma anco perché dal canto di madre discende dal sangue regale di Francia e ha per avo materno il gran re Luigi XII, padre di madama Claudia, della quale nacque il re Enrico, e di madama Renea, madre di Sua Eccellenza.