Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. I, 1912 – BEIC 1904739.djvu/305

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nota 299

cesco Morosini (Segretario alle voci), cui fu data commissione, il 18 aprile successivo (Senato-segreti, reg. 99, c. 11 b ), di complimentare il duca, gli sposi, i principi di casa Gonzaga e i rappresentanti di altri Stati.

Il Morosini si fermò a Mantova 24 giorni e di lui possediamo otto dispacci al senato, dal 14 maggio al 7 giugno (Dispacci al senato, Mantova), e la relazione originale, letta in Pregadi il 21 giugno, insieme con l’Itinerario del viaggio di mano del segretario Marco Ottoboni (Relazioni, busta 18). Un breve sommario dell’inedita e magistrale relazione leggesi nel codice marciano it. vii. 214.

V. Relazione di Pietro Gritti, 1612.

Il 31 marzo 1612 il senato deliberò d’inviare a Mantova un ambasciatore straodinario, perché presentasse al nuovo duca, Francesco, le condoglianze della repubblica per la morte del padre, Vincenzo, e si rallegrasse secolui per la successione (Senato-segreti, reg. 102, c. 13 b). Eletto quindi come ambasciatore Pietro Gritti (Segretario alle voci, 3 aprile 1&12), a questo fu data commissione, il 13 luglio, di complimentare anche gli altri principi di casa Gonzaga e di rispondere circa la questione dei «titoli» «nella maniera ch’abbiamo risposto col senato al residente» di Mantova (Senato-segreti, reg. 102, c. 60 a).

Del Gritti restano tre dispacci al senato, dal 21 al 25 luglio 1612 (Dispacci al senato, Mantova), e la relazione originale, fin qui inedita (Relazioni, busta 18).

VI. Relazione di Giovanni da Mula, 1615.

Deliberato l’invio d’un ambasciatore straordinario per la morte del duca Francesco Gonzaga (22 agosto 1612) e per la successione di Ferdinando (Senato-segreti, reg. 103, c. 151 a, 27 agosto 1613) ed eletto Giovanni da Mula (Segretario alle voci, 29 agosto 1613), ne fu ritardata la partenza per ben 25 mesi. Il Da Mula ebbe quindi la commissione il 25 settembre 1615 (Senato-segreti, reg. 105, c. 152 a), si fermò pochi giorni a Mantova ed al suo ritorno lesse la relazione, che conservasi originale (Relazioni, busta 18) ed anche in una tarda copia nel codice Cicogna 1794. Non ne restano i dispacci.